sabato 6 dicembre 2008

Incontro n° 16, 17 e 18 - 4/12/08 conclusione esercitazione e corso.

Aggiorno solo ora il blog con la sintesi delle attività svolte nelle ultime due conclusive settimane di lavoro presso l'ITIS G. Ferraris di Sxcampia, Na.

Mercoledì 26 e gioved' 27 novembre abbiamo portato avanti le unità secondo lo sato di avanzamento consentito ai due gruppi o coppie createsi per i percorsi sulle derivate e quello sull'audiovisivo.

Nell'ultimo post mi ero già soffermato abbastanza sulla natura dell'approccio da parte dei docenti coinvolti e sulle mie note per il miglior proseguimento dei lavori.

Giovedì s7 ho voluto coinvolgerli in un forum per spingere le coppie a valutare reciprocamente i lavori svolti.

Dalle considerazioni emerse, è emersa forte la consapevolezza dell'impatto metodologico che i tool e l'utilizzo dei linguaggi ha sull'ottimizzazione della didattica per il mezzo internet.

Ma allo stesso tempo, devo lamentare la mancanza di altre 50 ore per continuare l'attività di laboratorio, l'unico luogo dove sperimentarsi, mettersi alla prova nel giocare con gli elementi secondo il principio che a guidare la progettazione didattica devono essere sempre la materia anzi meglio i contenuti e il fine del percorso formativo oggetto della progettazione.

I destinatari subentrano come elemento chiave per definire lo stile e le soluzioni rappresentative più efficaci in termini di soluzioni didattiche e creative.

Non appena avrò un pò di tempo preparerò il documento per impostare le logica di progettazione come l'abbiamo sperimentata durante il corso.

Alla prossima!

martedì 25 novembre 2008

Incontro n° 15 - 20/11/08 esercitazione di strutturazione

Abbiamo ripreso e continuato il lavoro del giovedì precedente, cercando di completare le unità cominciate.

Qui di seguito alcune considerazioni utili derivanti dal rapporto tra contenuti, strumenti di sviluppo e potenzialità didattico/espressive a disposizione del progettista dell'e-learning.

Io torno a ripetere e a ribadire che l'indirizzo della progettazione è sempre guidato dalla natura dei contenuti e in seconda, ma significativa battuta, dalle finalità formative che ruotano attorno al tema da trattare.

Tutavia nel caso dell'esercitazione in corso abbiamo voluto esplicitamente valorizzare la presentazione esistente, senza effettuare grosse modifche al fine di giustificare un'impegno per unità non superiroe alle due/tre ore in media.

Pare che le proposte riescano a rispettare questo mandato, ma ad esempio il corso sulle derivate ha fatto emergere come l'offerta di Articulate tra annotazioni e audio fuori campo implichi anche una revisione del contenuto presente a video.

Questa conseguenza da un lato manderebbe a repentaglio il mandato progettuale, ma dall'altro premia, nella nuova sensibilità che i docenti hanno acquisito, quella interdipendenza linguistica che ora cominciano a valutare. Ci vuole tempo ed esperienza per capirne i risvolti, anche creativi.

Due gli esempi. L'introduzione di un'evidenziazione per esaltare la formula su una slide in cui la stessa era stata descritta a video, oscura il resto del testo integrato dall'intervento in audio.

L'altro invece, riguarda la difficoltà nel comporre un questionario a risposta multipla, riportando correttamente nel box di Articulate le formule senza pereder i caratteri specifici.

Sul lato invece dell'altro corso, quello sull'audiovisivo, ho colto altri spunti associabili ad un tema che non avevamo ancora affrontato ossia la corretta composizione degli elementi sulla slide.

martedì 18 novembre 2008

Qualche cosuccia interessante

Volevo segnalarvi un paio di cosucce interessanti di vario genere.

Ma comunque attinenti al nostro caso.

La prima riguarda una casa editrice romana specializzata in e-book la Bruno Romano editore.

Da consultare per la ricchezza di proposte editoriali attraverso questo formato - l'e-book appunto - che pare stia riprendendo quota grazie anche a nuove tecnologie di erogazione ed accesso.

Mi pare che L'Espresso abbia dedicato a questa ripresa del formato un articolo qualche settimana fa. Andatelo a cercare sul sito del settimanale.

Vi ricordo di nuovo il sito di Lynda Weinman Lynda.com perché, sebbene sia in americano, é un must per chi crede nella qulità di una formazione verament qualificata nel nostro settore.

Ammirevole é l'ultima sezione dedicata alle Ispirazioni Creative. E' droga per me, ne vado veramente pazzo, sto ore a risentormi quei casi e a farli diventre realtà nella mia vita.

Il blog di Ibridamenti che è un Laboratorio Sperimentale Virtuale progettato dalla Scuola di Dottorato in Scienze del Linguaggio, della Cognizione e della Formazione dell’Università Cà Foscari di Venezia.

Incontro n° 14 - 13/11/08 esercitazione di strutturazione

Nella lezione di giovedì, ho presentato alla classe la presentazione sul settore dell'audiovisivo strutturata in moduli (tre per la precisione) ed unità.

I professori presenti in aula si sono divisi i due gruppi ad ognuno dei quali è stato quindi assegnato un modulo su cui lavorare secondo i princìpi metodologici illustrati ed esposti sia in classe che qui nel blog.

Due delle docenti invece hanno voluto applicare il metodo alla loro lezione in PPT sulle derivate.

Mi è parsa, quest'ultima. una ulteriore prova di volontà da parte del gruppo a cercare questo adattamento alle nuove tecnologie ma sarebbe meglio dire ad utilizzare i linguaggi delle nuove tecnologie.

Alcune mie considerazioni veloci a questo proposito.

Nel ricordare che il fine del metodo adottato si associa con la priorità di salvaguardare il materiale che i docenti hanno già sviluppato in PPT e con il contenimento del tempo richiesto per confezionarlo in unità per l'e-learning, mi capita di notare che gli argomenti che io avrei trattato come degli approfondimenti o come un glossario, sono diventate delle unità vere e proprie a causa della suddivisione della presentazione in tanti spezzoni più o meno auto consistenti.

Questo é un limite di questo approccio al quale però é possibile ovviare come abbiamo visto fare con la prima unità del primo modulo sulle derivate.

In sintesi, l'unità originale consisteva nella descrizione testuale sulla slide di ciascuna delle tre formule.
Ragionando con le professoresse, però, alcune slide erano degli approfondimenti che sono state quindi aggiunte nell'aposita area del tool.
Quindi, la professoressa ha aggiunto l'audio alle slide e provvederà ad aggiungere subito dopo la slide descrittiva un game interattivo senza valutazione.
Al termine dell'unità, seguirà una sezione di verifica.
Ecco quindi che da dieci slide di formule abbiamo un'unità di e-learning interattiva.

lunedì 10 novembre 2008

Incontro n° 13 - 06/11/08 esercitazione di strutturazione

Due settimane prima, il 23 ottobre, ci eravamo lasciati con l'impegno reciproco di dare vita ad una strutturazione del materiale che era stato presentato nel corso della lezione.

Questo materiale consiste in una serie di presentazioni/corsi che i docenti hanno realizzato per attività ed interventi formativi d'aula di varia natura.

Abbiamo quindi a disposizione tre corsi, uno di tecniche per la produzione audiovisiva, l'altro sulle reti e infine uno sulle derivate.

Completano il repertorio delle presentazioni di fine attività su temi di laboratorio ecologico.

Purtroppo, a causa delle agitazioni della scuola, i docenti non sono riusciti a produrre alcunché.
Ma per evitare di perdere tempo, nella mattinata del 6 novembre mi ero dato da fare per produrre uno stralcio di strutturazione su cui lavorare.

Così ho preso il corso sulle tecniche audiovisive e ho cominciato ad osservarlo, separando l'introduzione dal resto del materiale.

Ho provveduto ad approfondire la natura della scaletta direttamente in classe con l'autore che mi aiutato a suddividere i mattoncini di questo percorso su cui potremmo lavorare per la pubblicazione.

L'attività di esercitazione è consistita nella lavorazione dell'unità introduttiva che avevo cominciato ad elaborare.

Il mio intervento era proceduto come segue:
  1. avevo identificato le slide necessarie all'argomento introduttivo, ca. 6;
  2. Dopodiché, tenendo presente che avremmo introdotto lo speakeraggio, ho provveduto a spostare tutto il contenuto originale della slide nello spazio delle note;
  3. sapevo dunque di potere sfruttare la cooperazione semantica di tre canali di comunicazione: quello audio dello speakeraggio, quello testuale e quello della rappresentazione iconica;
  4. quindi ho deciso di cambiare il layout del template che ho sostituito rispetto all'originale blu scuro dal basso livello di contrasto con un altro chiaro e semplice, scelto dall'elenco di quelli disponibili in PPT 2003. Naturalmente, se ne può progettuare una ad hoc;
  5. quindi ho imposto sulle prime slide un layout di slide testo a sinistra/multimedia a destra;
  6. quindi ho riscritto i contenuti testuali, limitandomi ai concetti chiave, massimo cinque parole. In tal modo ho potuto giovare meglio sulla valenza grafica associata al testo.
  7. quindi in classe ho chiesto ai docenti di effettuare una ricerca iconografica adeguata ai contenuti.
    Vi ricordo che quando fate la ricerca, il materiale non deve essere pertinente solo per il contenuto ma anche e soprattutto per le caratteristiche tecniche dell'immagine.
    Le dimensioni sono molto importanti perché se scaricate, ad esempio, una fotografia di 150x200 pixel- cioé piccola - e intendete allargarla, otterrete un effetto di sgranatura.
    Lo stesso vale per la risoluzione nel senso che più alta é più elevata sarà la qualità, ma nel contempo aumenterà il peso del file PPT nel suo complesso.
    Vanno trovati quindi i giusti compromessi.
  8. Mentre i docenti effettuavano le ricerca iconografica, io con altri due docenti finivo di elaborare un'ultima slide contenente le ragioni della successiva unità di tipo storico.
    Ma queste motivazioni erano troppe livello di testo scritto quindi con la collaborazione dei docenti le abbiamo ridotte e tagliate;
  9. quindi abbiamo provveduto ad inserire una slide interattiva di tipo perlustrativo dopo la citazione delle videocamere analogica.
  10. abbiamo registrato lo speakeraggio per verificare l'impatto del risultato.
Per la prossima lezione, cercherò di consegnare una strutturazione finale di tutto il corso.

Per oggi è tutto, alla prossima. A proposito il materiale l'ho spedito tramite piattaforma.

giovedì 30 ottobre 2008

Una risorsa per il technical writing.

Ho cominciato ieri una nuova attività per l'AGCOM: un contributo di technical writing per lo sviluppo di tutta la manualistica utente e le procedure per le attività associate alla realizzazione del CCenter dell'Autorità.

Di conseguenza, sto andando a raccogliere per il web qualche eventuale novità metodologica e di software in grado di aggiornare la qualità del nostro output professionale.

Mi sembra interessante questo sito "Online technical writing", la versione ipertestuale di un libro "Power Tools for Technical Communication" di David A. McMurrey.

L'autore è un docente del
Brooklyn College, Brooklyn, New York.

Ma chi è il technical writer? Per rispondere a questa domanda vi consiglio di farvelo spiegare direttamente da una professionista del settore Vilma Zamboli che dopo avere lavorato come progettista software,
nel 1995 ha iniziato a occuparsi di produzione di documentazione software, localizzazione e usabilità delle interfacce software.

Nel 1999 ha dato vita a Writec, un gruppo di professionisti che creano sistemi di help, manuali, documentazione software e ambiscono a formare futuri comunicatori tecnici.

martedì 28 ottobre 2008

Vi segnalo: "Ritorno al presente" di Mauro Boccuni, 2004

Un collega, nel 2004 mi chiese di scrivere per una rivista un articolo sulla formazione on line.

Visto che sta lì e che è ancora valido, a parer mio, lo pubblico a puntate.


Ritorno al presente

Riflessioni e opportunità sullo stato della formazione on line

Quando circa dieci anni fa, all’alba della futura affermazione dell’offerta multimediale, Roberto Maragliano (1) segnalava i settori che avrebbero in seguito permesso e favorito l’espansione dell’editoria interattiva, lo studioso romano ritraeva la situazione, immaginando un palazzo abitato ai piani alti dai padroni della tecnologia, al centro dagli studiosi delle accademie e nella zona inferiore dai comuni cittadini.

La metafora che Maragliano citava, lasciava trapelare che il predominio delle società produttrici di componenti HW e di tecnologia più in generale non solo avrebbero trainato le sorti della nascente polimedialità e dell’ipertesto, ma addirittura che la Storia avrebbe potuto correre il rischio di inciampare in una sorta di intrinseca debolezza dell’offerta. Non riuscendo a liberarsene più.

In parole povere, trascorso un primo periodo di entusiasmo dovuto alla possibilità di interagire solo con un’abbuffata multimediale, il grande pubblico avrebbe mangiato la foglia attribuendo al personal computer e ai titoli della nuova editoria su cd rom la colpa di non possedere l’immediatezza e l’usabilità dei mezzi/meccanismi come il Libro, il Cinema, la Televisione o più recentemente il Vhs, il Dvd o il Cellulare.

Ma perché l’editoria multimediale non è diventata totemica?

Perchè nel frattempo è stata soppiantata da Internet, Il Grande Ipertesto, che ha indotto le industrie del settore ad invertire le rotte dei propri investimenti; perché era più facile gettare fumo negli occhi con “un-poco-di-audio-e-un-poco-di-video” piuttosto che creare un alternativa reale, basata sulle Leggi Dinamiche del Gioco, al mezzo Libro.

Non a caso l’area che si è giovata anche di questa opportunità è stata quella dei videogiochi (2), che, ricordiamo, nasceva dai primi pc dell’Atari e della Commodore negli anni ’80 e avrebbe proseguito il suo trionfo di pubblico attraverso le consolle e gli handgame.

Vanno apprezzati inoltre gli sforzi compiuti dal connubio spesso felice tra artisti pop e nuovi team progettuali (3) per indagare sulle potenzialità linguistico/espressive di quella che oramai, a soli dieci anni dalle prime produzioni, è solo una testimonianza di tecnologia archeologica.

Ma non tutto è andato perduto di quel messaggio, di quella proposta.


(1) Roberto Maragliano è professore ordinario di metodologia e didattica presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’università “La Sapienza “ di Roma. E’ un noto e apprezzato ricercatore sui temi della didattica e ha scritto negli anni ’90 diversi testi di indagine sulle potenzialità delle metodologie multimediali. La mia citazione si appella alla memoria personale di alcune considerazioni tratte dal volume “Manuale di didattica multimediale”, pubblicato nel 1994 da Laterza.

(2) L’altro settore di grande traino di molti supporti di distribuzione e diffusione tecnologica è stata e rimane la pornografia (sic) che in tutti i primi grandi eventi fieristici degli anni novanta occupava, con gli stand dei videogame, un 40% degli espositori presenti.

(3) Peter Gabriel con Explora 1 e EVE, David Bowie, Prince, Cranberries, Jovanotti sono solo alcuni tra i più illuminati protagonisti che hanno sperimentato le potenzialità del mezzo e hanno lasciato una traccia ancora utile a futuri impieghi.

lunedì 27 ottobre 2008

Incontro n° 12 - 23/10/08 analisi proposta corso fonologia e avvio progettazione unità

Nel corso dell'intervento del 16 ottobre, Daniela, Noemi, Pina e Antonella assieme agli altri colleghi docenti erano intervenute a conclusione del mio intervento di apertura sessione, tentando di tradurre gli spunti disciplinari dei loro insegnamenti in proposte metodologiche affini alle soluzioni che io appunto presentavo.

In pratica si trattava di capire come fosse possibile riassumere un processo top-down costituito dalla definizione, esempio, contestualizzazione, verifica erogato in un processo monodirezionale uno>molti a bassa interattività da parte degli allievi in una soluzione di autoapprendimento ad alta interattività motivazionale della durata massima di 15/20', guidata dai tempi del discente.

Per evitare altra teoria ho costruito in sei ore un esempio, un'unità sul tema dell'ortografia tratto da un volume di seconda liceo sulla fonologia, morfologia e sintassi della lingua italiana.

A questo proposito cercherò di pubblicare le slide su Slideshare, l'applicazione di web 2.0 per la diffusione di presentazioni in Powerpoint.

Queste slide contengono la progettazione dell'unità in ppt che poi ho realizzato con Articulate.

In un prossimo post, vedrò di analizzare la composizione di questa proposta didattica.

Intanto ho chiesto ai docenti di esaminare le loro presentazioni in ppt, strutturandole in unità didattiche più piccole.

Per ciascuna di queste unità il docente dovrà associare alle slide un breve script di testo che poi registrerà, assieme ad eventuali annotazioni che Articulate mette a disposizione.

Al termine della progettazione, pubblicheremo il risultato, facendolo provare agli altri docenti della classe, cercando di trarne dei giudizi utili al loro miglioramento.

lunedì 20 ottobre 2008

Incontro n° 11 - 16/10/08 presentazione tool rapid e-learning

Al termine della lezione precedene, ero riuscito a ritagliarmi una ventina di minuti per presentare un noto ool del cosiddetto "rapid elearning".

E' una sigla coniata per abbracciare la disperazione che affligge i tanti docenti/progettisti che giustamente, a mio giudizio, voglia di perdere tempo a diventare grafici per Flash non ne hanno.

A ognuno il suo e soprattutto un invito a far sì che l'esperienza di continuo cambiamento e di flessibilità professionale un limite debba imporselo !!!

Per saperne di più si possono consultare queste fonti su internet:
  1. il primo è un blog in italiano "Rapid e-learning" che avevo già segnalato più che altro per le sue segnalazioni a livello di software. Non mi sembra molto aggiornato
  2. si prosegue con un altro blog sempre in italiano "elearning/Rapide-learning resources". Mi sembra la traduzione dei consigli forniti da Tom Kuhlman, quindi è utile per tutti coloro che l'inglese ancora si ostinano ad ignorarlo.
  3. una tesi di laurea in italiano su Tesi on line dal titolo "Rapid e-Learning: una nuova strategia di produzione ed erogazione dei contenuti didattici". La tesi è consultabile integralmente ma a pagamento
  4. "Il Giardino delle Idee" ossia il blog dell'autore della tesi sopra citata 
  5. il sito della SIE-L, la Società Italiana per l'e-learning.
Nel corso della lezione di giovedì scorso ho presentato un'unità che effettivamente avevo realizzato in poco tempo - da ca. le 10:30 del mattino alle 13:30 - inserendo due esempio di slide interattive, quattro quiz e un learning game.

Oltre all'audio sulle cinque slide che avevo selezionato da un mio lavoro già esistente.

La platea mi è parsa molto coinvolta dalle opportunità didattiche che ogni docente ha saputo, sebbene ancora in nuce, cogliere rispetto alla materia insegnata.

Abbiamo fato qualche esempio, ma ci siamo ripromessi di dedicare le prossime otto lezioni ad esercitarci in classe, producendo corsi in RElearning tratti dalle presentazioni che i docenti metteranno a disposizione.

Io ho suggerito di procedere in due modi:
  1. la prima esperienza consiste nel suddividere le presentazioni in unità, nello scrivere un testo breve (max 10/15") per ogni slide della presentazione originale, di registrarlo, aggiungendo eventuali annotazioni e un quiz di quattro/cinque test alla fine dell'unità. Quindi pubblicare il tutto con Articulate.
  2. Solo successivamente, sulla base dei risultati, i docenti possono diventare consapevoli di cosa significa ridistribuire il materiale originale in un linguaggio più idoneo alle potenzialità dell'e-learning.

mercoledì 15 ottobre 2008

Un portale per l'elearning: "The elearning Guild"

Segnalo un portale informativo interamente in inglese - il Guild (in italiano letteralmente "Corporazione") per l'elearning - alimentato e rivolto dal 2002 ovviamente a tutti coloro che operano nel settore della formazione a distanza attraverso internet.

Gli interessati possono iscriversi in base a quattro programmi di accesso che oltre ad attribuire agli stessi la carica di associati, permette loro di contribuire allo sviluppo, allo scambio e alla cooperazione di iniziative di studio nei vari campi della progettazione e dell'interazione formativa on line.

Il termine esatto con cui la redazione si promuove è esattamente "Una comunità di pratica per professionisti dell'elearning".

Il portale offre tutti i tipi di risorse e di strumenti di cui un professionista del settore può avere bisogno quali:
  • Pubblicazioni
  • Conferenze
  • Forum online
  • Fonti di ricerca
  • Una libreria on line
Io del portale conosco fino ad ora i free ebook segnalatimi, se non ricordo male, da qualche post di Kuhlman.

Stavo infatti rileggendo il risultato di un sondaggio scaricato dal portale, quando ho pensato di postare questa risorsa.

domenica 12 ottobre 2008

Incontro n° 10 - 07/10/08 esercitazione produzione audiovisivo n° 3

Nella giornata di giovedì scorso ho introdotto altre riflessioni sulle logiche di montaggio audio video discusse nelle lezioni trascorse.

Anche in considerazione della presenza di nuovi docenti o di docenti che non essendo stati presenti alle lezioni precedenti a quella in corso necessitavano di un recupero e/o di una rapida verifica sul processo di progettazione e sviluppo.

Ho simulato quindi sullo schermo con l'ausilio del videoproiettore un montaggio di immagini sulle piste audio preregistrate dalla professoressa giovedì 2 ottobre.

Non nascondo che mi farebbe piacere che la classe frequentasse con maggiore regolarità i miei interventi, preoccupandosi di dedicare una mezz'ora al giorno alla ricerca di materiale d autilizzare subito durante le lezioni.

Evitandomi in tal modo di perder tempo in una prati
ca, quella della ricerca e della selezione che al di là di alcuni consigli pratici per l'imputazione delle parole chiave nei motori di ricerca, non può rubarmi troppo tempo.

Mi ha colpito come sia stato subito tradotto in termini metodologici l'impiego dell'esercitazione di progetazione audiovisiva da parte di un paio di inseganti dell'area letteraria.

Drammatizare attraverso l'uso del linguaggio audiovisivo per acquisire consapevolezza del rapporto tra il Sè che diventa Me in relazione all'Ambiente.

Un 
altro aspetto che abbiamo trattata ha riguardato l'uso del carattere tipografico e i suoi attributi (corpo, dimensione, colore, grasseto, etc...) come rappresentazione grafica dei contenuti espressi anche in relazione agli abbinamenti con altri media (immagini, video e audio/musica) con i quali si realizzano titoli e commenti per il cortometraggio.

Ho suggerito di Vedere meglio di Osservare con passione una rivista molto nota ossia il National Geographic dove è possibile trovare molti spunti per l'uso più efficace del rapporto tra caratteri tipografici e immagini molto narrative.

Tenendo presente sempre che un conto è esaminare i risultati per un media a stampa periodico un altro invece è rendere funzionale questo rapporto per il web.

venerdì 3 ottobre 2008

Incontro n° 9 - 02/10/08 esercitazione produzione audiovisivo n° 2

A parte il fatto che l'aula era semideserta fatta eccezione per tre - dico 3 !!! - docenti giunte dopo il solito ritardo di quella ventina di minuti a cui pare debba assuefarmi, abbiamo proseguito l'esercitazione iniziata martedì scorso.

Abbiamo recuperato il percorso di martedì per permettere ad un insegnante di sintonizzarsi con la lezione, quindi ho assegnato alla classe il compito per la composizione di un testo dalle caratteristiche indicate nell'esercitazione.

Ricordo che vogliamo realizzare un breve filmato di ca. 1 minuto sincronizzando in Movie Maker (guida per creazione di filmati) della Microsoft una serie di immagini all'audio che gli insegnanti designati registreranno in aula.

Questa prima fase è stata raggiunta ieri quando dopo avere letto e rivisto il testo da recitare, un insegnante ha effettuato la registrazione, importandola successivamente in Movie Maker.

Il prossimo passaggio consisterà in questa fase di sincronizzazione tra immagini e audio, previa opportuna fase di ricerca che cercherò di anticipare per facilitere il processo.
Ricordo che per la registrazione abbiamo impiegato il registratore di suoni di Win XP con l'aggiunta di Audacity, e che quest'ultimo tool può essere impiegato beniossimo per svolgere ambedue le operazioni - produzione e post produzione - , ma che io preferisco lavorare in tal modo.

Non abbiamo ancora toccato il tema del ritocco fotografico che però sarà oggetto di un'esercitazione specifica di qui a qualche lezione.

A completamento dell'informazione, allego qui di seguito diversi approfondimenti relativi all'acustica e al trattamento delle onde sonore, oltre a consigli vari per dove trovare i tool più usati nel campo.

mercoledì 1 ottobre 2008

Incontro n° 8 - 30/9/08 esercitazione per la produzione di un audiovisivo in formato slideshow

L'incontro di ieri pomeriggio l'ho dedicato ad introdurre l'esercitazione che avevo preparato per consentire ai docenti di progetare e produrre un audiovisivo in formato slideshow.

O meglio uno slideshow di quelli che precedentemente avevamo già esaminato sotto l'appellativo di "Sights & Sounds" cioè un breve filmato in cui l'audio condiziona la scelta delle immagini che commentano il testo narrato dallo/dagli speaker.

L'esercitazione prevede la realizzazione di un breve filmato della durata non superiore ad 1' (60" ca.) da utilizzare, potenzialmente, allì'interno di una presentazione che sto realizzando per un progetto in azienda.

Dico e sottolineo potenzialmente perchè da un lato non posso obbligare nessuno a prendere parte parte ad una mia attività lavorativa, ma dall'altra può risultare coinvolgente l'idea di colaborare ad una fase concreta di un lavoro effettivo.

Insomma si vedrà cosa se ne farà di questo oggetto :))

Ho descritto la procedura di progettazione > sviluppo e pubblicazione, offrendo per ciascuna di queste fasi i relativi esempi.

Quindi, ho concluso l'intervento con una prima panoramica sull'uso di due tool dei quattro elencati, ossia il registratore di Windows e Movie Maker.

Seguite ora questo breve filmato che introduce le attività del Centro Format della provincia di Trento. Mi sembra interessante per gli obiettivi.



Gli aspetti più interessanti della giornata?

Per quanto mi riguarda sono state le considerazioni sull'impatto metodologico nelle classi che l'uso del processo produtivo di un filmato potrebbe generare negli alunni.

La riflessione è sorta a valle della difficoltà che gli insegnanti provano nel proporre le materie ad un pubblico che, a differenza dei loro docenti cresciuti ad una logica di apprendimento sequenziale, fa le proprie scelte in maniera reticolare.

E, aggiungo io, manifestando spesso troppa insofferenza e mancanza di in assenza di un'adeguata retorica dell'intrattenimento.

L'esercitazione è disponibile presso l'istituto e provvederò quanto prima a anche su Learnet, avvisando tutta la classe tramite mail.

Prima di salutarci ho fornito alcuni chiarimenti sui concetti di risoluzione dei file grafici e audio, spiegando alcune differenze tra i file raster rispetto a quelli vettoriali.

Ma questo concetto sarà ripreso nelle lezioni successive e anche nei post di questo blog.

venerdì 19 settembre 2008

Incontro n° 7 - 18/9/08 incontro di confronto su vari temi

L'incontro di giovedì scorso ha messo in evidenza, a mio giudizio, i limiti in cui ci si imbatte quando da parte dei discenti predomina una ampia eterogeneità di provenienze e di origini formative che un test di pre-assessment non ha saputo cogliere nella sua complessità.

Per non tacere di una presenza in aula a fisarmonica - se mi si passa la metafora - che non consente la creazione di gruppi in grado di potere proseguire le attività con costanza.

Dal punto di vista della docenza, lamento a questo punto il fatto di avere consentito ai gruppi di scegliere l'argomento da sviluppare e il non avere portato in aula due progetti preparati da me che in forma tutoriale avrebbero forse permesso ai docenti di eseguire alcuni semplici passaggi più utili alle necessità di formazione.

Nei fatti è accaduto solo che mi ritrovo con una parte della classe - quella che ha sviluppato i titoli formativi - che procede verso la realizzazione di un'unità disponendo già una struttura e del materiale.

Gli altri docenti che avevano stabilito di seguire un percorso diverso, basandosi su un titolo di natura divulgativa, si sono trovati a disagio nella fase di raccolta del materiale e mi hanno chiesto di aiutarli a sviluppare qualche abilità operativa.

Richiesta che ho accolto e a cui darò seguito da martedì con una esercitazione, provando a dare loro delle attività da sviluppare anche a casa.

Al termine dell'incontro, ho presentato anche il caso di studio che ha generato molto interesse, molte domande ma anche, come dire ansia da prestazione.

Sono certo a questo punto che la classe sappia quale sia la differenza tra le due metodologie, ma temono che il poco tempo di cui possono disporre durante la loro settimana di lavoro non permetta di raggiungere i risultati che hanno apprezzato.

Devo progettare un tutoriale fornendo loro il risultato finale e di conseguenza tutti gli elementi per produrlo.

mercoledì 17 settembre 2008

Incontro n° 6 - 16/9/08 esercitazione di ricerca materiale con forum sui risultati

L'incontro, che ha inaugurato la terza settimana del mese di settembre, è stato dedicato all'inizio della seconda fase del processo di produzione di un titolo per la formazione a distanza su internet.

In autoaaprendimento, perchè va ricordato che oltre alla soluzione asincrona avremmo potuto anche scegliere quella sincrona più nota come aula viruale, gestita attraverso apposite applicazioni tra cui cito e-works.

L'aula virtuale, come ha ricordato Claudio, sarà disponibile in un secondo momento.

Ma dicevamo dell'incontro appunto durante il quale ho invitato i presenti, ciscuno per il proprio titolo, a trovare materiale di tipo testuale idoneo al successivo trattameno produttivo.

Poichè i gruppi del filone divulgativo dovevano ancora raccogliere i contributi, mi sono avvicinato a Pina e Antonella che invece potevano già riflettere sulla fase di adattamento del loro lavoro sulle derivate.

Pina mi ha illustrato il lavoro che aveva svolto in PPT per consentire ai suoi studenti di seguire in classe con l'ausilio del videoproiettore una lezione composta, nell'ordine, dai seguenti argomenti: 
  1. un'introduzione storica in formato testo, 
  2. la descrizione del teorema anch'essa in formato testo corredata da gif animate in 2D e infine 
  3. un  capitolo di contestualizzazione del teorema stesso all'interno delle realtà dove se ne può vedere l'applicazione.
E' seguita una conversazione che, grazie al post che sto scrivendo posso razionalizzare affinchè vi possiate giovare operativamente delle conclusioni.

La prima considerazione che ho fatto con Pina e Antonella ha riguardato l'analisi del contesto in cui avviene qualsiasi atto di comunicazione che quanto attiene all'attività di docenza si concentra ovviamente sulla didattica formativa.

Dobbiamo sempre chiederci da chi viene consumato l'atto, dove, in quali occasioni, per quanto tempo, secondo quale calendario, per quali motivi.

Date un'occhiata al post scritto da Salvatore Cariello sull'argomento, un altro blogger come me

Nel nostro caso scopriamo che il docente ha predisposto un sussidio didattico individuando nella soluzione delle slide in PPoint della Microsoft e nel videoproiettore collegato al PC un mezzo in grado di catturare l'attenzione degli allievi meglio di quano non facesse l'ausilio tradizionale della lavagna.

Il commento dell'insegnante in aula integra l'intervento che può essere modellato sui tempi e la temperatura della classe.

Tuttavia, rispetto al lavoro che dovremo svolgere assieme per il titolo formativo in FAD, il docente ha progettato l'intervento affidandosi a tutte quelle consapevolezze e regole consapevoli e inconsapevoli del suo "Fare l'insegnante" che gli derivano dalla formazione, dall'esperienza quotidiana, dal confronto con i colleghi e la scuola nel suo complesso e quant'altro.

Nel nostro caso, il docente deve imparare ad osservare la realtà della formazione nel contesto delle relazioni tra le potenzialità delle applicazioni via web e i suoi utenti che non sono più passivi.

E inoltre quando scelgono di frequentare un corso on line  non riescono a tollerare la noia di venti pagine di testo anche se hanno speso solo un euro per imparare a configurare un server.

Il docente deve acquisire gli strumenti del mestiere di altri ambiti della comunicazione di solito affidati ad altri artigiani quali il responsabile del casting, il montatore audiovideo, lo sceneggiatore, il designer per il web interativo, il regista audiovisivo ecc.

Ma deve soprattutto imparare a progettare assecondando ciò che di meglio quel mezzo o meglio quella particolare cooperazione linguistica tra mezzi ed interatività sà offrire.

Tornando al nostro progetto, ho suggerito innanzitutto di fare un remix dell'elenco dei temi, come un dj rilegge una canzone per la pista da ballo.

E siccome il DJ deve tenere il proprio pubblico in pista, anche il docente deve preparare una scaletta degli argomenti che tenga l'allievo al monitor a lavorare per istruirsi, fornendogli spunti per continuare le attività, senza impegnarlo per troppo tempo.

La nostra scalletta per ciascuna delle quattro unità del corso risulterà così impostata:
  1. in quale/quali viene applicata la derivata? descrizione con Immagini, audio, testo (se statiche o con animazione poi vedremo), possibili interazioni
  2. descrizione teorema 1 con immagini, audio testo (se statiche o con animazione poi vedremo)
  3. game interattivo non valutativo
  4. descrizione teorema 2 con immagini, audio testo (se statiche o con animazione poi vedremo)
  5. curiosità storiche. descrizione con Immagini, audio, testo (se statiche o con animazione poi vedremo), possibili interazioni
Ciascuna unità sarà corredata anche da un sezione approfondimenti e da un glossario.

Questa è UNA proposta di scaletta ma la durata della consultazione di ciascuna di esse non dovrebbe superare i 20' ca.

venerdì 12 settembre 2008

Nuovi siti in sezione "link"

Ho appena aggiornato la sezione dei link con i siti che abbiamo visitato in aula più altre suggestioni che di volta in volta vi invito a consultare.

Incontro n° 5 - 11/9/08 esercitazione di progettazione (concl) e analisi uso media interativi

Nella giornata di ieri avete terminato, approfondito o solo rivisto i documenti di progetto.

Lo avete fatto alla luce delle considerazioni che avevo segnalato nel mio precedente post, cercando di coglierne il senso almeno per quanto riguardava la descrizione del progetto stesso.

Quello che sto cercando di trasmettervi è un livello di consapevolezza diverso sulla necessità di osservare la realtà di tutti gli attori che animano il teatro della formazione.

Adesso dobbiamo congelare il risultato ottenuto per poterlo riconsiderare quando faremo intervenire le variabili dell'analisi che conduce allo studio di comunicazione del titolo formativo.

Vi prego a questo proposito di ricordarvi del mio commento sul progetto di statistica preparato da Adelaide.

Non non dobbiamo traslitterare il contenuto di un'unità progettata per una data metodologia ad un'altra metodologia.

Dobbiamo compiere lo sforzo di comprendere quali sono i valori aggiunti della formazione a distanza attraverso internet, e selezionare prima, adattare poi i contenuti utili alle soluzioni linguistiche più efficaci del mezzo.

Tenendo presente che una progettazione per internet, per una piattaforma di formazione è tale se è pensata all'interno di un sistema comunitario dove la Conoscenza viene prodotta per essere gestita collettivamente.

Cioè a partire dall'esperienza didattica X, amplio lo scibile di consapevolezza teorica ed operativa mediante la partecipazione di tutti coloro che possono e/o sanno contribuire a costruire una mappa concettuale di dati multimediali tra loro connessi.

In tal senso, identifico la rete relazionale e la sua attività come lo strumento dinamico di valutazione del processo formativo.

La prossima settimana cominceremo a fare la ricerca o la selezione del materiale per i nostri progetti.

Nel frattempo, se ci riusciamo, vorrei sottoporvi a qualche esercitazione per la produzione di un audiovisivo.

giovedì 11 settembre 2008

prime considerazioni sui lavori di progettazione

Ho scaricato e letto le vostre proposte di progettazione.

Due vertono sul tema dell'imprenditoria, profili professionali mercati e orientamento al lavoro, e possiamo sommariamente identificarli come iniziative di tipo "divulgativo".

I loro titoli - forse provvisori - sono:
  • Quali prospettive lavorative per i neodiplomati tecnici in Campania
  • Imprenditoria in Campania
Mentre le altre due sono dei veri e propri progetti formativi rivolti ai giovani studenti.
Il primo è un corso di matematica, il secondo di statistica.

I loro titoli - forse meno provvisori -sono:
  • Dalla derivata allo studio di una funzione
  • L'indagine campionaria
Vi lascio alcuni miei primi commenti a caldo.

  • In aula è emersa una difficoltà nel comprendere cosa io volessi o intendessi per "Natura del progetto" che era il primo item da affrontare.

    Io intendo un abstract del progetto, una descrizione che dalle prime battute fino all'ultima revisione del documento - prima di passare all produzione - consenta a tutto il team di lavoro di identificare bene l'ambito d'indagine per, ad esempio, finalizzare le ricerche documentali, suggerire la o le soluzioni didattiche interattive multimediali più utili agli obiettivi performativi e alle finalità del titolo, e così via...

    Questo inoltre è uno spazio di riflessione in cui è bene trattenersi sul concetto di appetibilità, di attrazione e di coinvolgimento che il titolo ha o si ripromette di avere per i suoi potenziali destinatari.

    Dichiarate questi ultimi nell'abstract, anche se nel dettaglio del progetto doveste riprenderli altrove, perchè l'ombra della loro necessaria presenza nella progettazione dei layout di erogazione, delle interfacce, delle logiche di interazione e così via si rivelerà indispensabile.

    Sforzarsi di dettagliare meglio questa fase equivale a mettere a fuoco una fotografia sfocata, che nessuno osserverebbe nel mare delle innumerevoli proposte sull'argomento.

    Il documento di progetto non è quindi solo un modulo formale da riempire ma un work in progress per l'autore stesso che ha il compito di scrivere per tutti coloro che dovranno usarlo per trarne informazioni utili alle fasi di cui consta un progetto.

  • A proposito di quanto detto sopra, i due progetti sull'imprenditoria sembrano sovrapporsi se non fosse per una differenza importante che emerge dai contenuti descritti nella struttura.

    In tal senso, le due proposte risultano allo stato attuale interessanti perchè benchè apparentemente simili si integrano, offrendo l'uno un approccio più orientato all'area degli strumenti istituzionali d'indagine e di avvio sulle professionalità del lavoro, l'altro una prospettiva associata ai metodi e ai processi di auto consapevolezza del giovane alle prese con lingresso nel mondo del lavoro.

    Io avrei preferito che queste due differenze fossero emerse subito nell'abstract.

    Inserite inoltre anche, oltre alla promessa che fate al vostro utente, la motivazione che vi spingerà a mantenerla. Per esempio, che se nel corso saranno forniti strumenti di autoindagine psicologica usati nelle prime fasi di selezione da parte di importanti multinazionali, ciò è dovuto al fatto che collabora al progetto l'eminento consulente del lavoro Pinco Pallo. Oppure perchè voi siete docenti di un ITIS riconosciuto a livello nazionale che lavorando con gli studenti avete ricavato x risultati.

  • Esaminiamo la voce del cosiddetto target.

    Siete un pò vaghi nel tratteggiare questo povero utente. Nelle agenzie specializzate vengono forniti studi specifici in merito, ma se noi li abbiamo sempre dinanzi - gli allievi intendo - dobbiamo concentrarci sulle loro attitudini, abitudini comportamentali, quale tecnologia/e adoperano, come l'adoperano, per ottenere cosa e che significato ha alla fine questa tecnologia. Quali sono i valori che caratterizzano la loro eta nel 2008, ecc.

    Possiamo ricavarli con un sondaggio da somministrare spiegando loro i motivi delle domande e chiedendo la collaborazione.

    I risultati sottoposti a sintesi statistiche riveleranno informazioni fondamentali per voi.

mercoledì 10 settembre 2008

Incontro n° 4 - 9/9/08 esercitazione di progettazione e analisi uso media interativi

L'incontro di ieri pomeriggio ha dato a mio parere dei fruti uili ed interessanti per la qualità della proposte progettuali che i quattro gruppi hanno cominciato ad abbozzare.

Dopo avere letto e consegnato il file con le istruzioni che avevo predisposto, le persone presenti in aula - una decina in tutto, ma dovrebbero aggiungersene altre - si sono agregate sula base dei reciproci interessi o delle attività didatiche che avevano già condiviso in aula.

Non va dimenticato che ho suggerito loro di sfruttare innanzitutto la presenza di materiale che fosse già in formato digitale, cioè subito manipolabile attraverso un tool informatico.

A parte l'ovvietà del suggerimento, la ragione di questa soluzione è docvuta anche al fatto che intendo condurre i miei interlocutori a ragionare più sulle dinamiche del trattamento didattico/comunicativo che sulla scelta di un contenuto.

L'obiettivo consiste proprio nello stressare il concetto che poichè il successo di un'attività di fad è guidata (driven) dall'attrazione dei linguaggi impiegato cioè dal mezzo in senso mediatico (vedi McLuhan) il docente progettista deve approfittare di questa condizione senza tradire la propria missione formativa.

Come raggiungere questo obiettivo? Questo è il tema dei prossimi incontri.

Non ho fatto in tempo a raccogliere tutti i lavori sviluppati perchè pur avendo suggerito loro di usare il Laboratorio Didattico un intoppo tecnico ha impedito la pubblicazione del file. Ora provvederemo se Dio vuole :))

Ho anche deto che avremmo imparato ad usare LearnEdit per la pubblicazione delle UDE sequenza e mi auguro che in giornata Claudio possa averne una copia da installare.

Da quanto ho visto e letto dei lavori mi pare che ci siano ottime opportunità di discussione progettuale per le prossimne giornate. Staremo a vedere.

La giornata è terminata con l'illustrazione dell'uso dei media grazie all'uilizo di un sussidio interativo realizzato dalla redazione di USA Today.

Domani proseguirò con quest'ultimo punto, poi i gruppi riprenderanno i lavori da concludere nel giro di una mezz'oretta e quindi vorrei passare ad esaminare un caso di studio.

Invito tutti i docenti a consultare - anche se in inglese - il blog di Tom Kuhlmann per coglirere spunti di sviluppo che non mancherò di commentare in aula.

Ho trovato anche un altro blog in italiano che vi segnalo: Rapid e-learning.

Staremo a vedere.

sabato 6 settembre 2008

Incontro n° 3 - 4/9/08 Ripasso profilo Progettista

Intanto una considerazione di tipo logistico sulla puntualità che invito tutta la classe a rispettare.

E' un segno di rispetto per chi lavora (il sottoscritto), per i colleghi che arrivano in orario, e sicuramente per permettervi di utilizzare al meglio tutto il tempo (non moltissimo) che avete a disposizione per esercitarvi a progettare, pubblicare e quindi gestire le problemtaiche della Formazione a distanza assieme al sottoscritto, in aula.

Ciò detto io sono sinceramente contento di potere trascorrere assieme a tutti voi questo periodo di formazione perchè, molto semplicemente, siete il mio uditorio ideale!!!
E quindi grazie Pina per il dolce!

Fate il mio stesso lavoro, ma da un altro punto di vista e potete aiutarmi a comprenedere cosa di tutte le soluzioni metodologiche e di tutte le opportunità didattiche può effettivamente risultare utile al vostro potenziale pubblico di studenti.

Vi ricordo quindi su richiesta di Claudio e non solo sono ritornato nella giornata di giovedì 4 settembre sulle specifiche funzionali/operative dell'ambiente del progettista.

Ho voluto esaminare sopratutto le logiche di assemblaggio che il progettista di Learnet utilizza per costruire un corso, utilizzando il bagaglio didattico accumulatosi all'interno della biblioteca della piattaforma.

Abbiamo quindi esaminato quante e quali siano le tipologie di corsi che possono essere presenti in Learnet, ma ci siamo dedicati, per descrivere un esempio, alla costruzione di corsi basati su materiale che la piattaforma definisce di tipo "Generico".

Cioè materiale grezzo di tipo audio, video, Office, URL, PDF, Flash.
Grezzo perchè non è stato predisposto per una confezione apposita per l'apprendimento.

Se vogliamo invece elaborare del materiale ad hoc nella forma di voltapagine elettronici di tipo sequenziale o strutture ad albero (altresì dette scenari) dobbiamo compiere un percorso progettuale che sarà appunto oggetto del mese di settembre.

Ma una volta creati, questi Learning Object che noi chiamiamo I-doc possono essere acquisiti regolarmente in piattaforma ed essere assemblati come il materiale "Generico".

Anzi tra il materiale di tipo "Generico" e quello di tipo sequenza e ad albero c'è piena compatibilità.

Vi invito a consultare i tutoriali che ho pubblicato su Learnet per approfondire gli aspetti operativi sull'uso della piattaforma.

Entrate come studenti e dalla pagina iniziale o cliccando la voce "I miei corsi" selezionate i tutoriali che vi interessano.

Se avete dubbi contattatemi sempre o tramite questo blog, o tramite la mail dell'ufficio o sulla piattaforma.

Inoltre questi post diventeranno per voi una miniera di fonti per l'approfondimento del tema che tratteremo e soprattutto per come usare internet nella visione web 2.0.

Seguite questo link che è il mio account su You Tube dove ho cominciato a raccogliere alcuni audiovisivi sul tema.

Sono tutti in inglese e per correttezza devo dirvi che devo esaminarli ancora bene.
Ma quello è il canale dove potete andare per questo titpo di informazione.

Per ora è tutto. A Martedì.

Il blog per il laboratorio sull'e-learning è in linea!!!

Mi rivolgo ai docenti che stanno partecipando al corso di formazione formatori all'ITIS Ferraris di Scampia.

Questo laboratorio curato e gestito dal sottoscritto parte con questa esperienza di formazione alla quale il blog si aggiunge come un ulteriore risorsa di discussione, ricerca, di accesso a fonti meno gestibili dalla piattaforma e così via.

Questo blog sarà soprattutto il diario degli incontri che io terrò presso la scuola.

E in tal senso penso che possa svolgere un ruolo di interesse per i partecipanti perchè potrei accorgermi della necessità di precisare cose che ho tralasciato in classe oppure di invitare i partecipanti a focalizzare mdglio alcuni concetti a cui avrei potuto dare involontariamente troppo peso.

ma è importante che tutti voi partecipiate alla discussione che il blog sin dalle prossime ore attiverà attraverso i contributi multimediali che assocerò.

Provvederò ad istituire anche una newsletter in modo che possiate ricevere gli ultimi post direttamente nel client della vostra posta elettronica.

Per ora è tutto con questo primo intervento e a presto.