sabato 6 dicembre 2008

Incontro n° 16, 17 e 18 - 4/12/08 conclusione esercitazione e corso.

Aggiorno solo ora il blog con la sintesi delle attività svolte nelle ultime due conclusive settimane di lavoro presso l'ITIS G. Ferraris di Sxcampia, Na.

Mercoledì 26 e gioved' 27 novembre abbiamo portato avanti le unità secondo lo sato di avanzamento consentito ai due gruppi o coppie createsi per i percorsi sulle derivate e quello sull'audiovisivo.

Nell'ultimo post mi ero già soffermato abbastanza sulla natura dell'approccio da parte dei docenti coinvolti e sulle mie note per il miglior proseguimento dei lavori.

Giovedì s7 ho voluto coinvolgerli in un forum per spingere le coppie a valutare reciprocamente i lavori svolti.

Dalle considerazioni emerse, è emersa forte la consapevolezza dell'impatto metodologico che i tool e l'utilizzo dei linguaggi ha sull'ottimizzazione della didattica per il mezzo internet.

Ma allo stesso tempo, devo lamentare la mancanza di altre 50 ore per continuare l'attività di laboratorio, l'unico luogo dove sperimentarsi, mettersi alla prova nel giocare con gli elementi secondo il principio che a guidare la progettazione didattica devono essere sempre la materia anzi meglio i contenuti e il fine del percorso formativo oggetto della progettazione.

I destinatari subentrano come elemento chiave per definire lo stile e le soluzioni rappresentative più efficaci in termini di soluzioni didattiche e creative.

Non appena avrò un pò di tempo preparerò il documento per impostare le logica di progettazione come l'abbiamo sperimentata durante il corso.

Alla prossima!

martedì 25 novembre 2008

Incontro n° 15 - 20/11/08 esercitazione di strutturazione

Abbiamo ripreso e continuato il lavoro del giovedì precedente, cercando di completare le unità cominciate.

Qui di seguito alcune considerazioni utili derivanti dal rapporto tra contenuti, strumenti di sviluppo e potenzialità didattico/espressive a disposizione del progettista dell'e-learning.

Io torno a ripetere e a ribadire che l'indirizzo della progettazione è sempre guidato dalla natura dei contenuti e in seconda, ma significativa battuta, dalle finalità formative che ruotano attorno al tema da trattare.

Tutavia nel caso dell'esercitazione in corso abbiamo voluto esplicitamente valorizzare la presentazione esistente, senza effettuare grosse modifche al fine di giustificare un'impegno per unità non superiroe alle due/tre ore in media.

Pare che le proposte riescano a rispettare questo mandato, ma ad esempio il corso sulle derivate ha fatto emergere come l'offerta di Articulate tra annotazioni e audio fuori campo implichi anche una revisione del contenuto presente a video.

Questa conseguenza da un lato manderebbe a repentaglio il mandato progettuale, ma dall'altro premia, nella nuova sensibilità che i docenti hanno acquisito, quella interdipendenza linguistica che ora cominciano a valutare. Ci vuole tempo ed esperienza per capirne i risvolti, anche creativi.

Due gli esempi. L'introduzione di un'evidenziazione per esaltare la formula su una slide in cui la stessa era stata descritta a video, oscura il resto del testo integrato dall'intervento in audio.

L'altro invece, riguarda la difficoltà nel comporre un questionario a risposta multipla, riportando correttamente nel box di Articulate le formule senza pereder i caratteri specifici.

Sul lato invece dell'altro corso, quello sull'audiovisivo, ho colto altri spunti associabili ad un tema che non avevamo ancora affrontato ossia la corretta composizione degli elementi sulla slide.

martedì 18 novembre 2008

Qualche cosuccia interessante

Volevo segnalarvi un paio di cosucce interessanti di vario genere.

Ma comunque attinenti al nostro caso.

La prima riguarda una casa editrice romana specializzata in e-book la Bruno Romano editore.

Da consultare per la ricchezza di proposte editoriali attraverso questo formato - l'e-book appunto - che pare stia riprendendo quota grazie anche a nuove tecnologie di erogazione ed accesso.

Mi pare che L'Espresso abbia dedicato a questa ripresa del formato un articolo qualche settimana fa. Andatelo a cercare sul sito del settimanale.

Vi ricordo di nuovo il sito di Lynda Weinman Lynda.com perché, sebbene sia in americano, é un must per chi crede nella qulità di una formazione verament qualificata nel nostro settore.

Ammirevole é l'ultima sezione dedicata alle Ispirazioni Creative. E' droga per me, ne vado veramente pazzo, sto ore a risentormi quei casi e a farli diventre realtà nella mia vita.

Il blog di Ibridamenti che è un Laboratorio Sperimentale Virtuale progettato dalla Scuola di Dottorato in Scienze del Linguaggio, della Cognizione e della Formazione dell’Università Cà Foscari di Venezia.

Incontro n° 14 - 13/11/08 esercitazione di strutturazione

Nella lezione di giovedì, ho presentato alla classe la presentazione sul settore dell'audiovisivo strutturata in moduli (tre per la precisione) ed unità.

I professori presenti in aula si sono divisi i due gruppi ad ognuno dei quali è stato quindi assegnato un modulo su cui lavorare secondo i princìpi metodologici illustrati ed esposti sia in classe che qui nel blog.

Due delle docenti invece hanno voluto applicare il metodo alla loro lezione in PPT sulle derivate.

Mi è parsa, quest'ultima. una ulteriore prova di volontà da parte del gruppo a cercare questo adattamento alle nuove tecnologie ma sarebbe meglio dire ad utilizzare i linguaggi delle nuove tecnologie.

Alcune mie considerazioni veloci a questo proposito.

Nel ricordare che il fine del metodo adottato si associa con la priorità di salvaguardare il materiale che i docenti hanno già sviluppato in PPT e con il contenimento del tempo richiesto per confezionarlo in unità per l'e-learning, mi capita di notare che gli argomenti che io avrei trattato come degli approfondimenti o come un glossario, sono diventate delle unità vere e proprie a causa della suddivisione della presentazione in tanti spezzoni più o meno auto consistenti.

Questo é un limite di questo approccio al quale però é possibile ovviare come abbiamo visto fare con la prima unità del primo modulo sulle derivate.

In sintesi, l'unità originale consisteva nella descrizione testuale sulla slide di ciascuna delle tre formule.
Ragionando con le professoresse, però, alcune slide erano degli approfondimenti che sono state quindi aggiunte nell'aposita area del tool.
Quindi, la professoressa ha aggiunto l'audio alle slide e provvederà ad aggiungere subito dopo la slide descrittiva un game interattivo senza valutazione.
Al termine dell'unità, seguirà una sezione di verifica.
Ecco quindi che da dieci slide di formule abbiamo un'unità di e-learning interattiva.

lunedì 10 novembre 2008

Incontro n° 13 - 06/11/08 esercitazione di strutturazione

Due settimane prima, il 23 ottobre, ci eravamo lasciati con l'impegno reciproco di dare vita ad una strutturazione del materiale che era stato presentato nel corso della lezione.

Questo materiale consiste in una serie di presentazioni/corsi che i docenti hanno realizzato per attività ed interventi formativi d'aula di varia natura.

Abbiamo quindi a disposizione tre corsi, uno di tecniche per la produzione audiovisiva, l'altro sulle reti e infine uno sulle derivate.

Completano il repertorio delle presentazioni di fine attività su temi di laboratorio ecologico.

Purtroppo, a causa delle agitazioni della scuola, i docenti non sono riusciti a produrre alcunché.
Ma per evitare di perdere tempo, nella mattinata del 6 novembre mi ero dato da fare per produrre uno stralcio di strutturazione su cui lavorare.

Così ho preso il corso sulle tecniche audiovisive e ho cominciato ad osservarlo, separando l'introduzione dal resto del materiale.

Ho provveduto ad approfondire la natura della scaletta direttamente in classe con l'autore che mi aiutato a suddividere i mattoncini di questo percorso su cui potremmo lavorare per la pubblicazione.

L'attività di esercitazione è consistita nella lavorazione dell'unità introduttiva che avevo cominciato ad elaborare.

Il mio intervento era proceduto come segue:
  1. avevo identificato le slide necessarie all'argomento introduttivo, ca. 6;
  2. Dopodiché, tenendo presente che avremmo introdotto lo speakeraggio, ho provveduto a spostare tutto il contenuto originale della slide nello spazio delle note;
  3. sapevo dunque di potere sfruttare la cooperazione semantica di tre canali di comunicazione: quello audio dello speakeraggio, quello testuale e quello della rappresentazione iconica;
  4. quindi ho deciso di cambiare il layout del template che ho sostituito rispetto all'originale blu scuro dal basso livello di contrasto con un altro chiaro e semplice, scelto dall'elenco di quelli disponibili in PPT 2003. Naturalmente, se ne può progettuare una ad hoc;
  5. quindi ho imposto sulle prime slide un layout di slide testo a sinistra/multimedia a destra;
  6. quindi ho riscritto i contenuti testuali, limitandomi ai concetti chiave, massimo cinque parole. In tal modo ho potuto giovare meglio sulla valenza grafica associata al testo.
  7. quindi in classe ho chiesto ai docenti di effettuare una ricerca iconografica adeguata ai contenuti.
    Vi ricordo che quando fate la ricerca, il materiale non deve essere pertinente solo per il contenuto ma anche e soprattutto per le caratteristiche tecniche dell'immagine.
    Le dimensioni sono molto importanti perché se scaricate, ad esempio, una fotografia di 150x200 pixel- cioé piccola - e intendete allargarla, otterrete un effetto di sgranatura.
    Lo stesso vale per la risoluzione nel senso che più alta é più elevata sarà la qualità, ma nel contempo aumenterà il peso del file PPT nel suo complesso.
    Vanno trovati quindi i giusti compromessi.
  8. Mentre i docenti effettuavano le ricerca iconografica, io con altri due docenti finivo di elaborare un'ultima slide contenente le ragioni della successiva unità di tipo storico.
    Ma queste motivazioni erano troppe livello di testo scritto quindi con la collaborazione dei docenti le abbiamo ridotte e tagliate;
  9. quindi abbiamo provveduto ad inserire una slide interattiva di tipo perlustrativo dopo la citazione delle videocamere analogica.
  10. abbiamo registrato lo speakeraggio per verificare l'impatto del risultato.
Per la prossima lezione, cercherò di consegnare una strutturazione finale di tutto il corso.

Per oggi è tutto, alla prossima. A proposito il materiale l'ho spedito tramite piattaforma.

giovedì 30 ottobre 2008

Una risorsa per il technical writing.

Ho cominciato ieri una nuova attività per l'AGCOM: un contributo di technical writing per lo sviluppo di tutta la manualistica utente e le procedure per le attività associate alla realizzazione del CCenter dell'Autorità.

Di conseguenza, sto andando a raccogliere per il web qualche eventuale novità metodologica e di software in grado di aggiornare la qualità del nostro output professionale.

Mi sembra interessante questo sito "Online technical writing", la versione ipertestuale di un libro "Power Tools for Technical Communication" di David A. McMurrey.

L'autore è un docente del
Brooklyn College, Brooklyn, New York.

Ma chi è il technical writer? Per rispondere a questa domanda vi consiglio di farvelo spiegare direttamente da una professionista del settore Vilma Zamboli che dopo avere lavorato come progettista software,
nel 1995 ha iniziato a occuparsi di produzione di documentazione software, localizzazione e usabilità delle interfacce software.

Nel 1999 ha dato vita a Writec, un gruppo di professionisti che creano sistemi di help, manuali, documentazione software e ambiscono a formare futuri comunicatori tecnici.

martedì 28 ottobre 2008

Vi segnalo: "Ritorno al presente" di Mauro Boccuni, 2004

Un collega, nel 2004 mi chiese di scrivere per una rivista un articolo sulla formazione on line.

Visto che sta lì e che è ancora valido, a parer mio, lo pubblico a puntate.


Ritorno al presente

Riflessioni e opportunità sullo stato della formazione on line

Quando circa dieci anni fa, all’alba della futura affermazione dell’offerta multimediale, Roberto Maragliano (1) segnalava i settori che avrebbero in seguito permesso e favorito l’espansione dell’editoria interattiva, lo studioso romano ritraeva la situazione, immaginando un palazzo abitato ai piani alti dai padroni della tecnologia, al centro dagli studiosi delle accademie e nella zona inferiore dai comuni cittadini.

La metafora che Maragliano citava, lasciava trapelare che il predominio delle società produttrici di componenti HW e di tecnologia più in generale non solo avrebbero trainato le sorti della nascente polimedialità e dell’ipertesto, ma addirittura che la Storia avrebbe potuto correre il rischio di inciampare in una sorta di intrinseca debolezza dell’offerta. Non riuscendo a liberarsene più.

In parole povere, trascorso un primo periodo di entusiasmo dovuto alla possibilità di interagire solo con un’abbuffata multimediale, il grande pubblico avrebbe mangiato la foglia attribuendo al personal computer e ai titoli della nuova editoria su cd rom la colpa di non possedere l’immediatezza e l’usabilità dei mezzi/meccanismi come il Libro, il Cinema, la Televisione o più recentemente il Vhs, il Dvd o il Cellulare.

Ma perché l’editoria multimediale non è diventata totemica?

Perchè nel frattempo è stata soppiantata da Internet, Il Grande Ipertesto, che ha indotto le industrie del settore ad invertire le rotte dei propri investimenti; perché era più facile gettare fumo negli occhi con “un-poco-di-audio-e-un-poco-di-video” piuttosto che creare un alternativa reale, basata sulle Leggi Dinamiche del Gioco, al mezzo Libro.

Non a caso l’area che si è giovata anche di questa opportunità è stata quella dei videogiochi (2), che, ricordiamo, nasceva dai primi pc dell’Atari e della Commodore negli anni ’80 e avrebbe proseguito il suo trionfo di pubblico attraverso le consolle e gli handgame.

Vanno apprezzati inoltre gli sforzi compiuti dal connubio spesso felice tra artisti pop e nuovi team progettuali (3) per indagare sulle potenzialità linguistico/espressive di quella che oramai, a soli dieci anni dalle prime produzioni, è solo una testimonianza di tecnologia archeologica.

Ma non tutto è andato perduto di quel messaggio, di quella proposta.


(1) Roberto Maragliano è professore ordinario di metodologia e didattica presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’università “La Sapienza “ di Roma. E’ un noto e apprezzato ricercatore sui temi della didattica e ha scritto negli anni ’90 diversi testi di indagine sulle potenzialità delle metodologie multimediali. La mia citazione si appella alla memoria personale di alcune considerazioni tratte dal volume “Manuale di didattica multimediale”, pubblicato nel 1994 da Laterza.

(2) L’altro settore di grande traino di molti supporti di distribuzione e diffusione tecnologica è stata e rimane la pornografia (sic) che in tutti i primi grandi eventi fieristici degli anni novanta occupava, con gli stand dei videogame, un 40% degli espositori presenti.

(3) Peter Gabriel con Explora 1 e EVE, David Bowie, Prince, Cranberries, Jovanotti sono solo alcuni tra i più illuminati protagonisti che hanno sperimentato le potenzialità del mezzo e hanno lasciato una traccia ancora utile a futuri impieghi.